October 8, 2024

Aperta ieri al Museo delle Arti delle Americhe dell’Organizzazione degli stati Americani (OSA) “Oltre il Grande Atlantico: arte della diaspora italiana nelle Americhe del XX secolo”, esposizione di opere di artisti di origine italiana nelle Americhe provenienti dalle collezioni permanenti del Museo d’Arte delle Americhe (AMA) e della Banca Inter-Americana di Sviluppo (IDB).

All’inaugurazione, in presenza di esponenti del mondo culturale e della comunità diplomatica, hanno partecipato l’Ambasciatrice d’Italia negli USA, Mariangela Zappia, l’Osservatore italiano all’OSA Simone Turchetta, il Segretario Generale dell’OSA Luis Almagro, il Presidente di turno del Consiglio Permanente dell’OSA – l’Ambasciatore d’Argentina Daniel Raimondi – e alti funzionari dell’IDB.

La mostra, che conta 79 opere di 51 artisti provenienti da 16 Paesi delle Americhe e due opere di artisti italiani, è stata organizzata su iniziativa della Missione di Osservazione Permanente dell’Italia presso l’OSA e dell’Istituto Italiano di Cultura di Washington, in collaborazione con l’Art Museum of the Americas dell’OSA e la Banca Inter-Americana di Sviluppo. L’iniziativa si inserisce in una serie di mostre organizzate dal Museo d’Arte delle Americhe che esamina l’impatto dei flussi migratori sull’arte della regione.

“Siamo lieti che la Missione Permanente dell’Italia presso l’OSA e l’Istituto Italiano di Cultura di Washington abbiano dato vita a questo progetto che testimonia il profondo impatto dell’emigrazione italiana sull’arte contemporanea nelle Americhe. È un segno tangibile dell’eccezionale eredità storica, culturale e sociologica della nostra emigrazione nella regione, collante del profondo legame che unisce l’Italia al Continente americano“, ha affermato l’Ambasciatrice Zappia.

La mostra analizza l’influenza che le migrazioni giunte dall’Italia dalla metà del XIX secolo fino agli anni ‘40 hanno avuto sull’arte americana. Approfondendo la dinamica dell’intersezione tra il patrimonio culturale italiano e l’espressione artistica americana, la mostra evidenzia il profondo impatto che gli artisti americani di origine italiana hanno avuto sullo sviluppo di identità artistiche uniche e guida i visitatori in un viaggio attraverso le diverse espressioni estetiche che hanno caratterizzato la regione, dal cubismo al surrealismo, dall’espressionismo astratto all’arte concettuale.

Il flusso migratorio verso le Americhe partito nel XIX secolo da diversi paesi europei e soprattutto dall’Italia ha dato luogo a significativi scambi culturali già a partire dai primi anni del Novecento. In questo contesto, gli artisti di origine italiana hanno svolto un ruolo fondamentale nel plasmare le arti visive nelle Americhe e nell’infondere nella società locale una nuova idea di modernità, che ha poi contribuito al boom artistico dell’America Latina degli anni ’50 e ’60.

Piuttosto che focalizzarsi su opere dedicate al tema della migrazione, la mostra si concentra sul risultato dei processi di assimilazione multigenerazionale e sul dialogo costante tra l’Italia e le Americhe nel suo complesso. La diversità delle culture e la loro combinazione attraverso l’emisfero occidentale si presenta evidente nelle opere selezionate, che abbracciano il periodo che va dal 1937 fino agli albori del XXI Secolo e approfondiscono temi diversi come l’astrazione, la geometria, la figurazione, la rappresentazione dei luoghi e degli spazi.

Oltre il Grande Atlantico celebra la complessa trama narrativa tessuta da autori di straordinario talento, offrendo un affresco che trascende i confini per cogliere l’essenza di un vero patrimonio artistico globale dalle radici italiane.

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